Tante sono le forme in cui l’arte si può manifestare, dalla musica, al cinema, alla poesia, alla scultura e molte altre. Nonostante siano discipline molto diverse tutte hanno una caratteristica in comune: permettere allo spettatore di oltrepassare la barriera terrestre e fargli provare emozioni e sensazioni che si distaccano dal dato sensoriale.

E’ proprio su queste percezioni che si basa la pittura dell’artista fiorentino Milvio Sodi. Le sue opere prendono spunto dalla realtà ma, a guardarle, non sembrerebbe. L’artista, infatti, va ben oltre il modo di vedere il mondo esterno come lo conosciamo noi e trasforma le sue opere in un turbine di colori e sagome capaci di richiamare stati d’animo in continuo movimento. Ecco, questo è il modo con cui trasforma la natura, in sentimenti astratti, dipingendo la parte “interna” del mondo.

Il suo registro pittorico è contraddistinto dall’accostamento di diverse forme ognuna con un colore diverso. Queste hanno un proprio percorso che trascina la mente dello spettatore in momenti di riflessione e sospensione temporale. I giochi cromatici e luminosi dei vari livelli sono di intensità e gradazione diversa ma che, insieme, vivono in un’armoniosa composizione pittorica. La stessa armonia la possiamo trovare nella lieve linea che divide i vari “blocchi” di colore.

L’immergersi nei vari componenti della tela è l’unione tra ciò che viene percepito con i sensi e le emozioni scaturite. Tutto ciò converge in valori che trovano un senso. Il senso della vita.