L’uso delle piante aromatiche, degli oli essenziali in Oriente ha conosciuto una diffusione più ampia e continua rispetto all’Occidente. I popoli orientali prediligono la medicina alternativa ed olistica a quella tradizionale, creando un legame indissolubile tra terapia, magia e religione.            Risale al 2700 a .C. il testo di medicina “Erbario” dell’imperatore cinese Shen Nung dove al suo interno vi sono le descrizioni di 365 specie di piante e di come poterle utilizzare a scopo benefico. Huang Ti, altro imperatore cinese, nel 2650 a.C. scrisse il “Classico di medicina interna dell’Imperatore Giallo”, un ‘opera dedicata all’uso di essenze aromatiche associate al massaggio come tecnica medica. Questo testo rappresenta il fondamento dell’agopuntura e tra le piante aromatiche utilizzate come medicina vi figurano oppio e zenzero descritte non solo per i loro scopi curativi ma anche religiosi. Nell’India antica, come testimonia il testo medico Ajur Veda,  gli oli essenziali venivano e vengono usato tutt’oggi per curare malattie sia fisiche che psicologiche. Secondo l’ayurveda, letteralmente “conoscenza della longevità” , ad ogni blocco emozionale corrisponde un blocco energetico lungo i chakra, centri di energia distribuiti lungo la colonna vertebrale, che può essere sciolto con l’aiuto dell’aromaterapia. Alcuni aromi chiamati “rasa” corrisponderebbero a determinate emozioni e l’inalazione del loro profumo favorirebbe la loro funzionalità e quindi il riequilibrio energetico dei chakra. Ai Persiani e più specificatamente al medico alchemico Ibn Sina meglio conosciuto come Avicenna (980 – 1037 a.C.) si attribuisce la scoperta del processo di distillazione. L’abbinamento dell’alcool agli oli essenziali permise agli Arabi notevoli progressi in ambito farmaceutico e nella produzione dei profumi. Avicenna e i persiani esportarono il metodo della distillazione in Cina, Europa e India affinchè venisse utilizzato a scopo terapeutico e culinario. L’aromaterapia in Oriente, al contrario di ciò che successe in Occidente durante il Medioevo, non viene mistificata e depressa, al contrario questa tecnica terapeutica si sposa perfettamente con le religioni e la visione universale e di energie interconesse propria di questi popoli. La percezione largamente diffusa che l’uomo sia parte integrante della natura e debba vivere in equilibrio con essa e con le forze energetiche dell’universo, fa si che l’aromaterapia e l’uso delle piante e degli oli essenziali in Oriente sia costante e di esempio per la società occidentale.