Sydney Owenson (1783-1859), ovvero Lady Morgan dopo il matrimonio con Lord Thomas Charles Morgan nel 1812, fu una delle scrittrici di maggior successo dei suoi tempi. Ha pubblicato romanzi, diari di viaggio, saggi e poesie, guadagnandosi una grande reputazione ben oltre l’Irlanda e la Gran Bretagna. Le sue opere hanno svolto un ruolo fondamentale
nella formazione della narrativa romantica anglo-irlandese. Era amica
di Thomas Campbell, Charles Lamb, Thomas Moore e Mary Shelley e di numerosi aristocratici. Le sue idee e le sue opere hanno influenzato le produzioni di alcuni dei principali autori romantici come Thomas Moore, Walter Scott, Mary e Percy Shelley, Caroline Lamb e Byron.

Sidney Owenson è nata e cresciuta a Dublino, dove suo padre era regista del Royal Theatre. Ha pubblicato la sua prima opera St.Clair nel 1802.

Il suo romanzo più famoso fu pubblicato nel 1806, The Wild Irish girl ce le diede successo e risonanza non solo nazionale.

Tema centrale di questo romanzo era la rivendicazione nazionale di quell’Irlanda che con l’Act of Union del 1800, si era vista cancellare la propria indipendenza e il conseguente scioglimento del suo secolare parlamento.

Proprio durante il periodo in cui visse Lady Morgan il mondo anglosassone fu caratterizzato da quel fenomeno legato al Grand Tour per l’Europa, e l’Italia fu una delle mete favorite dall’aristocrazia e dagli artisti. Lady Morgan apparteneva a quella schiera di viaggiatrici per le quali il soggiorno nella penisola comportò anche un coinvolgimento politico e problematiche sociali. Autrice nel 1821 di Viaggio in Italia la cui lettura fu proibita nello Stato della Chiesa: oltre a non poter essere discusso in pubblico o esposto in libreria, il libro provocò polemiche, accuse, e portò all’arresto di tutti coloro avessero mostrato simpatia per le sue idee liberali. Attraversando la penisola, Sidney Owenson riconferma le condizioni di indigenza, sofferenza ed oppressione del popolo irlandese e nel contempo critica le donne italiane, i due paesi, a suo dire, erano legati soprattutto dal loro disgraziato destino denunciando l’alleanza tra potere temporale e secolare fonte di distruzione e povertà, sfruttando e affamando le persone che invece pretendeva di salvare.      Sentendosi provocata da Lady Morgan su un tema a lei caro come quello della condizione delle donne in Italia, Ginevra Canonici Franchini scrisse  in rispostala difesa delle italiane, di fronte alle insinuazioni di ignoranza e di condotta morale deplorevole mosse dalla scrittrice.

Nel 1824, Sidney Owenson ha pubblicato La Vita di Salvatore Rosa biografia di un pittore che ammirava molto. Lady Morgan ha scritto per il resto della sua vita, pubblicando altri romanzi come O’Briens e O’Flahertys (1827) e La principessa, o la beghina, cinque libri di saggi e un libro di viaggio in Germania. E’ ricordata anche perché fu l’unica donna scrittrice del suo tempo a ricevere nel 1837 una pensione annuale di £ 300 per i suoi “meriti letterari e patriottici”.